IL MARKETING DEL CUORE: FESTEGGI, NON FESTEGGI OPPURE MENTI?
Acciuffate Cupido, lo vogliamo vivo o morto. Dai, scherziamo.
Sei favorevole o contrario? Sappiamo che almeno una volta hai festeggiato San Valentino (vale anche se lo hai fatto a 15 anni!).
Che tu scelga di celebrare o no il giorno degli innamorati, che sia un <<modo sciocco per acquistare qualche cosa di inutile >> e che << si ama tutti i giorni non solo il 14 febbraio >>, ci saranno comunque milioni di coppie che festeggeranno il loro amore.
Buttiamo giù un po’ di numeri per sembrare più fighi: dati raccolti dalla National Retail Federation dicono che ogni anno negli Stati Uniti per fiori, cene e gioielli si spendono più di 18 miliardi di dollari. Solo?
Qualcuno direbbe “puro consumismo”, qualche studioso di sociologia dice di no. Secondo loro esiste questa ricorrenza come modo di portare continuità agli approcci sociali e rituali originati dai nostri antenati. In quel giorno si vuole ricordare quanto l’amore sia una bella cosa e quanto sia importante amare.
Siamo tutti materialisti. Lo scambio di regali è il mezzo che la maggior parte di noi -statisticamente parlando- utilizza per comunicare pace e reciprocità, e ad essi associamo significati ed emozioni.
Diciamo che il consumo si traveste da Cupido.
Noi siamo romantici, un po’ cinici. San Valentino è un giorno sul calendario ed è più che evidente che questa festa ormai è un’opportunità molto commerciale.
Non possiamo ignorare che a livello mondiale questa giornata sia riconosciuta come occasione per festeggiare il tuo/la tua crush (è così che la nuova Generazione Z dice quando ha una cotta), ma il fatto di avere un regalo programmato fa perdere quel brio del pensiero inaspettato e spontaneo.
Pensa un po’, ricerche di mercato dicono che una coppia su tre nasce dalle dating app.
L’amica che da poco ha rotto con l’ex e cerca distrazioni, l’amico che si considera un “veterano” e ha installato l’app sul suo smartphone dopo essersi trasferito in una grande città e poi c’è chi l’ha scelta come “ultima spiaggia” per trovare l’anima gemella.
“Cerco nuove amicizie e poi chissà” è il must tra le citazioni che puoi trovare su questi social.
In Europa il valore del mercato di app e siti d’incontri ammonta quasi a 26 miliardi di euro e gli italiani sono tra i maggiori utilizzatori. Questi portali sono anche un buono strumento di analisi di mercato e dei target di riferimento soprattutto quando parliamo di Generazione Z cioè i nati tra il 1997 e il 2012, un mondo ancora nuovo per noi marketers.
Possiamo anche parlare di comunicazione e del nuovo gergo che utilizzano, influenzato dalla musica, dal web, dal mondo dei videogiochi e da quello anglosassone in generale.
Loro probabilmente ci chiamerebbero “boomers”, cioè quelli un po’ più all’antica.
Ho una spiacevole notizia per quei single che pensano di aver schivato il consumistico Cupido: se il 15 febbraio festeggiate la famigerata “festa dei single” siete sulla stessa barca di chi festeggia San Valentino (AHAH).
Pro o contro? Ci sono anche quelli che MENTONO!
Volete dirmi che voi non avete l’amico che dice “che mi frega di San Valentino, non sono uno schiavo” e poi scopri che ha la cena romantica con la tipa? Birbantello, lo sappiamo che stai leggendo.
In realtà un po’ ci piace San Valentino, perché sviluppiamo campagne pubblicitarie a tema.
Ora, noi siamo stati abbastanza neutrali sull’argomento (non è vero!). Siamo aperti ai vostri pareri (non è vero nemmeno questo).
Baci baci e buon San Valentino, ciao Boomers!