Se lo abbandoni sei ******!
Rifiuti che prendono vita e che hanno sentimenti per sensibilizzare alla corretta differenziata.
Cosa pensa un sacchetto dei rifiuti quando lo abbandoni per le strade di campagna? Quali sentimenti prova ad essere lasciato nel giardino sotto casa tua? Quanto si sente spaesato ad essere gettato tra rifiuti diversi da lui e che non conosce?
Ma soprattutto, tu come ti sentiresti al posto loro?
Su questo paradosso abbiamo costruito la campagna multisoggetto commissionata dal Comune di Rutigliano e dalla ditta Vito Gassi (azienda di raccolta rifiuti) con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini ad una corretta raccolta dei rifiuti.
Abbiamo dato vita ai rifiuti, gli abbiamo donato una “personalità”, mettendo al centro la loro emotività.
Partendo dal visual, un sacchetto triste e dagli occhi malinconici, abbiamo lavorato di copy provando ad educare ad un cambio delle abitudini quotidiane e coinvolgendo i sentimenti degli utenti.
I messaggi sono stati costruiti raccontando le tristi vicende di alcuni sacchetti della spazzatura e chiedendo ai cittadini di immedesimarsi in loro.
Così una busta abbandonata per le vie rurali è stato descritto come “solo e indifeso, senza un posto nel mondo”. Una condizione nella quale nessuno vorrebbe trovarsi. Perché allora lo dobbiamo abbandonare? Quante volte ti sei sentiti così anche tu?
Un sacchetto lasciato nei giardini è un sacchetto il cui sogno di viaggiare insieme ai suoi amici rifiuti e stato infranto. Ma anche a noi umani non piace vedere infranti i nostri progetti.
E così anche per le buste di indifferenziata lasciate vicino alle campane del vetro, i vestiti a cui non diamo una seconda chance e la carta gettata nel sacchetto di plastica.
Per rafforzare questi messaggi abbiamo scelto un claim forte, ma di sicura efficacia: “Se lo abbandoni sei ******!” agganciando ancora una volta emotivamente il target e, perché no, toccandone l’orgoglio.
La campagna ha avuto una veicolazione social e su affissioni per arrivare a tutti i cittadini. Un messaggio deciso ed efficace ma reso “leggero” il quale ci insegna che i rifiuti, proprio come ciascuno di noi, possono essere un’importante risorsa da sfruttare a beneficio e a tutela della collettività.